Da una parte la ristrutturazione della rete italiana dei monomarca, ormai a quota 154, per cogliere a pieno le potenzialità ancora presenti nel mercato domestico. Dall’altra una spinta all’internazionalizzazione partendo da un export che al momento non supera il 10% dei ricavi. Sono questi gli obiettivi di Luisa Spagnoli, lo storico gruppo di abbigliamento con alle spalle 80 anni di storia che nel 2010 ha raggiunto 133 milioni di fatturato.
“Siamo in avanzata fase di trattative con un partner locale per entrare nell’area mediorientale, partendo da Dubai per arrivare poi anche all’Arabia Saudita – ha raccontato Nicoletta Spagnoli, AD dell’azienda e pronipote della fondatrice della griffe – ma nel nostro futuro c’è anche la Cina, anche in questo caso però faremo un passo per volta. Dobbiamo trovare il giusto interlocutore”.