Prosegue il sodalizio creativo tra Moncler e Bruce Weber, celebre fotografo di moda americano che ormai da cinque stagioni firma le campagne del marchio. È stato infatti presentato in anteprima al Teatro Litta di Milano “Don’t steal the jacket”, film di 24 minuti realizzato dall’artista a cui sono ispirate anche le 19 locandine firmate da Weber per la campagna A/I 2011-12 di Moncler, una sorta di plot del film.
Se negli scatti dell’ultima campagna a indossare i piumini Moncler erano dei cani, questa volta è il turno di un gruppo di bambini, gli stessi piccoli protagonisti (gran parte dei quali figli di amici di Weber della Florida) del cortometraggio. Il personaggio principale è Carolina, una bambina golosa che adora il suo Volpino di Pomerania, ma sono molti i bimbi e gli animali che appaiono nella misteriosa storia, la cui colonna sonora originale porta la firma della band californiana dei Radical Something, scoperta dallo stesso Weber su Youtube.
“La nostra collaborazione con Bruce – ha commentato Remo Ruffini, presidente e direttore creativo di Moncler – è iniziata tre anni fa e da subito si è dimostrata vincente per il marchio, con un forte ritorno di immagine. Bruce ha interpretato le mie idee con grande energia: l’anno scorso i protagonisti della nostra campagna erano dei cani, quest’anno dei bambini di sei anni. Cerchiamo sempre di essere unici, non seguendo i canoni tradizionali della comunicazione nella moda”.
Come è avvenuto per le ultime campagne di Moncler, anche questa avrà un risvolto benefico con una donazione a sostegno di Green Chimneys, un’organizzazione no-profit che aiuta i bambini con problemi relazionali ed impegnata nella tutela degli animali e della natura. Il film “Don’t Steal the Jacket” sarà trasmesso a puntate in un minisito web ad esso dedicato e collegato al sito del brand, che è impegnato anche sul fronte retail, con le ultime aperture di store monomarca messe a segno a Tokyo e ad Anversa.
“Il retail è un aspetto fondamentale per comunicare il nostro prodotto ed essere presenti specialmente nei nuovi mercati”, ha concluso Ruffini. “Nel mercato italiano, che è per noi molto importante, la situazione economica mondiale, con l’inaspettata crisi iniziata a luglio, e il prolungarsi di temperature estive non ci aiutano. Tuttavia chiuderemo il 2011 in crescita (rispetto ai 429 milioni di euro del 2010, ndr), quindi siamo comunque molto soddisfatti”.