La Corte di Appello di Firenze ha assolto lo scorso venerdì 30 aprile Roberto Cavalli dal reato di frode fiscale perche' il fatto non sussiste. Nel 2002 lo stilista era stato accusato di aver utilizzato fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, in relazione a lavori di ristrutturazione della villa sulle colline di Firenze dove abita e che Cavalli utilizza anche come show room.
Dopo una prima condanna, inflitta dal Tribunale di Firenze e parzialmente confermata dalla Corte di Appello di Firenze, la Corte di Cassazione aveva annullato nel 2008 la decisione rinviando gli atti a un'altra sezione della Corte di Appello di Firenze. La Corte fiorentina, accogliendo le richieste formulate dagli avvocati dello stilista, Alessandro Traversi di Firenze e Paolo Grasso di Milano, ha ritenuto che non sussistesse tale fattispecie di reato.