A dispetto della crisi H&M Group archivia l'anno fiscale chiuso il 30 novembre con vendite, IVA esclusa, in aumento del 15% a quota 62 miliardi di corone svedesi (circa 6 miliardi di euro). Il margine operativo, 21% del fatturato, cala di due punti percentuali ma non intacca l'utile che registra invece un incremento del 7% a 16 miliardi. La crescita corporate, a fronte di una flessione dei ricavi pari al 5% su base comparabile causata della contrazione dei consumi e dell'alto ricorso alle vendite promozionali, è stata garantita dall'allargamento del network monomarca.
Nel corso del 2009 il retailer fast fashion ha aggiunto 250 indirizzi arrivando così a toccare le 1988 unità worldwide (36 franchising, 23 a insegna COS e 46 riconducibili al Fabric Scandinavien Group) con la previsione di aggiungerne nel 2010 altre 240. Le aperture riguarderanno Stati Uniti, Uk, Cina, Francia, Germania e Italia, ma anche mercati inesplorati dal gruppo come il Sud della Corea e Israele, dove aprirà a Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa.