E' all'insegna della spensieratezza la nuova campagna pubblicitaria di Irikom, azienda di servizi che svolge l'attività di buyer di alta moda per i Paesi dell'Est.
Protagonista della comunicazione, veicolata sulle riviste di settore, è un papero di peluche accompagnato dal claim Tanto per sorridere.
La nostra azienda – spiega Claudio Samir Loufty, proprietario di Irikom – per il suo ruolo di intermediaria, non ha mai avuto bisogno di fare pubblicità. L'ho sempre fatta su richiesta dei retailer e degli stilisti con cui lavoriamo. Per questo motivo la nostra comunicazione è sempre stata una celebrazione del nostro rapporto con i clienti, una sorta di ringraziamento che rivolgo a loro senza un riferimento esplicito alla nostra attività. Quest'anno ci è sembrato il caso di sdrammatizzare la situazione di crisi del mercato, ecco allora l'idea del visual giocoso e del claim leggero. Abbiamo voluto affrontare con ironia le difficoltà e devo dire che l'idea è piaciuta, tanto che alcuni nostri clienti ci hanno chiamato per complimentarsi della scelta della campagna.
L'azienda di Treviso ha attraversato un momento difficile dal quale, però, sta uscendo. Tornano gli ordini e si respira un clima di fiducia nel futuro.
La nostra attività di buyer � prosegue Loufty – ha iniziato a risentire della crisi nel dicembre del 2007. Fino all'aprile 2008 abbiamo vissuto il periodo più critico, con i clienti che cancellavano gli ordini. Oggi fortunatamente i clienti di dimensioni più grandi sono tornati a ordinare anche se con più cautela, mentre molte piccole aziende purtroppo sono scomparse.
Irikom ha chiuso il 2008 con ricavi totali di quasi 1 milione e 370mila euro e un utile di esercizio di 570mila euro. Prevediamo di chiudere il 2009 � ci anticipa il proprietario – con un decremento del 30%, in base alle stime aggiornate allo scorso mese di settembre. Sarà comunque un anno fiscalmente abbastanza buono, diminuiranno i costi e l'utile ma il rapporto tra i due valori, rispetto al 2008, si manterrà invariato.
Per quanto riguarda il futuro, secondo Loufty è difficile prevedere quando il mercato migliorerà: in questo momento puntiamo al consolidamento, ma in futuro chissà potremmo aprirci a nuovi mercati.