Secondo le elaborazioni fornite per il salone internazionale MarediModa (Cannes, 25-27 novembre 2009) dal Centro Studi SMI sui dati ISTAT), nel 2008 le esportazioni di costumi da bagno da donna sono cresciute del +5,2%, raggiungendo quota 111,5 milioni di euro corrispondenti a poco meno di 12 milioni di capi (in crescita del +0,7% rispetto al 2007).
Il principale mercato di sbocco è risultato la Spagna, primo per valore di costumi da donna italiani esportati (17,9 milioni di euro), cresciuto ad un tasso del +4,1%. Si segnala, inoltre, la Russia, dove le vendite estere delle imprese italiane hanno superato di 12 milioni di euro (corrispondenti a poco più di 1 milione di capi), con questo Paese divenuto terzo mercato dopo la Spagna appunto e la Francia. Un buon tasso di crescita si è sperimentato anche sul mercato tedesco (+12% a valore e stabile a volume). Altro mercato in forte crescita, anche se fermo su valori piuttosto contenuti (2,5 milioni di euro circa e 333.555 capi), è l'Ucraina, che ha sperimentato un +57,1% a valore.
Brusca contrazione delle esportazioni si deve, al contrario, rilevare verso gli Stati Uniti: il calo ha raggiunto il -46,8% a valore.
Sul fronte delle importazioni si è assistito ad una crescita a valore (+7,4%), cui si è contrapposta una sensibile contrazione del numero capi (-23,1%). Il dato complessivo conferma le dinamiche che hanno interessato gli scambi in ingresso con il principale fornitore di comparto ovvero la Cina. Se, infatti, le importazioni di costumi da donna provenienti dalla potenza asiatica si sono accresciute del 3%, arrivando a 35 milioni di euro circa, nel caso del numero capi si è rilevato un calo del -41,1%. In crescita, sia a valore sia a quantità, l'import da parte degli altri fornitori: Tunisia (+10,5% a valore e +19,6% a quantità), Croazia (+14% a valore e +0,8% a quantità) e Francia (+27,9% a valore e +14,4% a quantità).