Le analisi di Pambianco la collocano, per i primi nove mesi di quest�anno, al primo posto per crescita e redditività tra le industrie della moda e del lusso: con un aumento del fatturato del 15,2% e un Ebida del 26,6% la Geox sopravanza marchi come Tod�s e Luxottica. Si tratta di risultati conseguiti grazie ad un buon primo semestre e a uno sforzo enorme fatto sulla rete di vendita: nei primi nove mesi sono stati aperti 145 nuovi Geox Shop, 33 in Italia, 47 in Europa, 15 negli Stati Uniti e 50 nel resto del mondo. “A fine 2008 – dice il presidente Mario Moretti Polegato – i nuovi negozi saranno 230, per un totale di 950. E lo sforzo fatto lascia un�azienda ancora in buona salute: a settembre del 2008, dopo avere impiegato 74 milioni di euro in investimenti e distribuito 62 milioni agli azionisti in dividendi, restano ancora 25 milioni di cassa”.
“Non sappiamo quanto durerà la crisi – dice Moretti Polegato – ma ci stiamo preparando ad una crescita ad una cifra. Del resto non abbiamo forzato la raccolta ordini dei prossimi sei mesi, anche per aiutare il mercato e i negozi. E non intendiamo smettere di investire in prodotti e ricerca anche in questo momento”. L�incertezza profonda non riguarda solo gli aspetti congiunturali ma anche quelli di una crisi che non si sa quale durata avrà e come ridisegnerà il mercato dei prodotti di moda.
Il leit motiv che Moretti Polegato ha ripetuto e imposto in questi anni di crescita a due cifre e di successo della griffe, e cioè che la Geox non sia un marchio di scarpe ma un cambiamento strutturale nel modo di concepire una scarpa, dovrà resistere ad un mercato che si è fatto difficilissimo. “La nostra – dice – non è solo una formula di marketing che si esaurisce ma un processo che abbiamo costruito nel tempo e che ha enormi potenzialità data anche la fidelizzazione che ci incoraggia ad andare avanti”. E al suo attivo Geox può vantare un asset prezioso, un marchio ormai consolidato.
Estratto da Affari&Finanza del 15/12/08 a cura di Pambianconews