Dalle cucine a cinque stelle che si mimetizzano nel nuovo modo di vivere lo spazio architettonico contemporaneo alle armadiature con lo stesso spirito trasformista è il passaggio obbligato che un marchio storico dell'arredo cucina tricolore, Boffi, si ripromette di fare nel futuro prossimo.
Intanto, la formula commerciale vincente per il futuro guarda agli Stati Uniti, primo mercato per il marchio che realizza il 70% del proprio fatturato tramite l'export, e più precisamente ai grandi building residenziali di extralusso che consegnano ai facoltosi clienti americani penthouse superaccessoriate, comprensive di cucina Boffi. Ma non si fa sfuggire neanche l'occasione di vestire ad hoc gli interni cucina degli yacht made in Italy. Una strategia, spiega l'A.D. di Boffi Roberto Gavazzi, «che più che commerciale ha una forte valenza marketing: ti permette di entrare in contatto e soddisfare le esigenze su misura di una clientela di altissimo profilo».
Il lusso dello spazio. «Il marchio Boffi», racconta Gavazzi, «oggi rappresenta nel mondo un punto di incontro altissimo tra gusto e tecnologia. Dove la componente del gusto è quella visibile, la tecnologia è ovviamente la più efficiente possibile ma deve essere discreta, non predominante alla vista. Questo perché ormai la cucina non è più quella che si vive tra le quattro pareti di una stanza ma è diventata parte integrante dell'abitazione, e quindi deve avere la forza di un prodotto nomade. Il vero lusso, oggi, è lo spazio. E una cucina che lo abita con stile lo valorizza». Il passo futuro di Boffi, infatti «è quello di lavorare sempre di più sui sistemi allargandoci anche al settore armadi».Il bagno, intanto, «è diventato una parte della nostra produzione in costante crescita, che sperimenta l'utilizzo di materiali non tradizionali come il Corian e altre resine ad alta performance. La nostra offerta è completa: sul mercato non esistono ancora molti marchi così e questo, in un momento in cui l'attenzione e il budget per la sala da bagno stanno salendo, ci ha favorito non poco e continua a farlo».
Estratto da ItaliaOggi del 18/04/08 a cura di Pambianconews