Saranno di nuovo gli spagnoli a portare novità nel contesto della grande distribuzione di abbigliamento. La catena in procinto di arrivare si chiama Desigual, in realtà si tratta di un merchandising strategico, varato sulla falsariga del primo grande negozio, il cosiddetto flagship store, aperto sulle Ramblas di Barcellona, dove Desigual è nata nel 1984 e attualmente ha sede. Evidentemente ha funzionato, se ora Desigual ha quasi sessanta negozi sparsi per la Spagna e altri cinque tra Olanda, Inghilterra, Portogallo e Singapore. Il fatturato nel 2007 ha raggiunto gli 86 milioni di euro e il dato significativo è l'incremento dei ricavi, pari al 70% nell'ultimo esercizio, con forte prevalenza della donna su uomo e bambino.
Nel nostro paese il marchio è presente da Rinascente e Coin: la prima ha un corner dedicato all'etichetta spagnola, mentre Coin ha siglato di recente un accordo che porterà Desigual nel grande magazzino a partire da questa primavera. Sino a ieri l'Italia contribuiva in misura minima al fatturato della catena, che effettua il 70% dei ricavi nei 3mila multibrand e negli oltre 100 corner diffusi nel mondo, ma solo il 30% nei monomarca.
Ora la strategia cambia: il progetto è di aprire più flagship possibile. Nel solo 2008 ne sono previsti 30 nuovi, come quello di Regent Street a Londra o di Kalverstraat a Amsterdam, che replicano la medesima logica del megastore barcellonese. Ora, si attende la data definitiva del primo punto vendita sulla piazza italiana. Da Inditex, il colosso iberico che detiene il marchio Zara, arrivano commenti rassicuranti: Desigual non sarebbe ritenuto un diretto concorrente, vista la differenza stilistica e di immagine di marca.
Estratto da CorriereEconomia del 17/03/08 a cura di Pambianconews