Chi prima arriva, meglio vende. Intorno a questa equazione, che sta moltiplicando la velocità della moda, la sfida delle fiere non conosce soste e da Parigi arriva la conferma che i saloni pr�t-à-porter Paris, Who's Next e Première Class dal 2009 hanno deciso di anticipare le date a luglio, dal 5 al 7.
Spiega Mario Boselli (nella foto), presidente della Camera nazionale della moda italiana: «I francesi, per una scelta di immagine precisa, hanno sempre staccato il periodo dei saloni dalla semaine des créateurs, le sfilate degli stilisti. Una scelta simile rafforza questa posizione: se prima si trattava di un mese, gli uni all'inizio gli altri alla fine di settembre, adesso sono diventati tre, sottolineando la differenza tra la base più commerciale e il vertice, creativo e spettacolare».
Ora, una domanda viene subito spontanea: anche l'Italia deve anticipare? Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, non soltanto risponde di no, ma anche «già fatto». E spiega: «Pitti W, centrato sulla pre-collezioni donna, risponde proprio a questa esigenza di anticipo. è la nostra scommessa, giocata sulla sinergia che si sviluppa sulla moda maschile tanto che i buyer hanno toccato la notevole cifra di 6.610 presenze».
A Milano, però, durante la settimana del pr�t-à-porter femminile, nell'area ex Ansaldo Pitti organizza tre saloni: Touch!, neoZone e Cloudnine.
Massimiliano Bizzi, invece, che crea e organizza eventi come i saloni White e White Home a Milano e che sta lavorando alla prima fiera del pronto moda proprio con la Fédération Française du pr�t-à-porter, ha una sensazione diversa. «Secondo me, questo anticipo è studiato per rafforzare il menswear, e infatti cade proprio nei giorni degli show maschili. Credo siano persino disposti a perdere un certo numero di espositori, perché non tutti riusciranno a preparare le collezioni in tempo, pur di rafforzare questo settore nel quale sono deboli».
Prudente nell'esprimersi, appare Corrado Peroboni, amministratore delegato di Expo Cts, l'ente fieristico che organizza Milanovendemoda (nell'ultima stagione 254 espositori per 281 collezioni) e 46 � 52 Plus Size. «Stiamo ragionando sul calendario per capire come e se sarà necessario un cambiamento. Una decisione importante che vorremmo il più possibile condivisa».
Estratto da CorrierEconomia del 11/02/08 a cura di Pambianconews