Zanella, in controtendenza rispetto ad altri marchi del Made in Italy che oltreoceano segnano il passo a causa della flessione del dollaro, non solo dal 1978 va a gonfie vele in America ma ora sta addirittura mettendo definitivamente radici nel mercato a stelle e strisce, il primo per incidenza sul fatturato della società, pari, nel 2007, a 50 milioni di euro con un incremento dell�8% a cambi costanti. Non è un caso quindi che Zanella abbia da poco inaugurato il suo nuovo quartier generale a New York. Parliamo di una sede di 1620 metri quadrati divisi in 29 uffici, 6 showroom per l�uomo e altrettanti per la donna.
«Per noi questa location newyorkese rappresenta un punto di arrivo ma anche un punto di partenza – spiega Gianfranco Tosetto (nella foto), presidente di Zanella – presidiamo il mercato americano con una società controllata che è la nostra filiale in loco, la Zanella Limited, e abbiamo un ufficio di rappresentanza a Rodeo Drive; attualmente i nostri capi sono distribuiti in 700 punti vendita negli Usa, fra i quali i grandi magazzini Neiman Marcus e Saks Fifth Avenue».
Pur avendo una vocazione spiccatamente internazionale l�azienda, che è attualmente presente anche in Russia, Europa, Singapore e Corea del Sud, non ha mai trascurato la centralità dell�Italia. «In Italia abbiamo 380 clienti multimarca e uno showroom recentemente aperto a Milano, in Via Verri – precisa Tosetto – la nostra forza è il 100% Made in Italy. A trainare la crescita della società e a farne lievitare i ricavi è essenzialmente l�elevato tasso di innovazione tecnologica. «Fra il 2003 e il 2007 abbiamo investito circa 4 milioni di euro in sviluppo del prodotto, risorse umane, comunicazione e tecnologie e altrettanti prevediamo di spenderne nell�arco dei prossimi tre o cinque anni».
Estratto da Affari&Finanza del 28/1/08 a cura di Pambianconews