Dopo la crescita impetuosa dei ricavi nel triennio 2004-2006 (passati da 39 a 63 milioni), Cariaggi nel 2007 ha consolidato lo sviluppo (il fatturato è salito del 4,8% a quota 66 milioni) in vista dell'ulteriore balzo programmato per quest'anno, assieme a un riassetto societario destinato a dare nuova linfa all'azienda.
Oggi la proprietà del lanificio Cariaggi è divisa al 50% tra l'imprenditore umbro ArnaldoCaprai e la famiglia marchigiana Cariaggi, ma il cambiamento è vicino: « Il progetto di cui abbiamo cominciato a discutere – spiega il direttore generale Cristiana Cariaggi, – prevede un riassetto azionario conseguente all'uscita di Caprai: non abbia ancora se ricompreremo noi il suo 50% o se apriremo il capitale a un fondo d'investimento”.
A rendere appetibile l'azienda agli occhi di un fondo d'investimento c'è la sua redditività: nel 2006 l'utile netto è stato di otto milioni, pari al 12,8% dei ricavi, e nel 2007 si è mantenuto sugli stessi livelli percentuali.
In attesa di mettere ordine nella proprietà, Cariaggi ha previsto per quest'anno una crescita vicina al 14%, che dovrebbe portare il fatturato a 75 milioni, realizzati con un maggior apporto dei mercati esteri (il cui peso è destinato a salire dal 30 al 36%).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/1/08 a cura di Pambianconews