La lotta contro la contraffazione potrebbe essere a un punto di svolta. Dopo un lungo esame preliminare, una corte americana ha infatti accolto la causa intentata da Tiffany nei confronti di eBay per la vendita di prodotti contraffatti.
Tiffany sostiene infatti che la responsabilità del danno subito non è da attribuire a chi ha messo in vendita il prodotto contraffatto, ma del canale di vendita che lo ha commercializzato. Così, invece di fare causa all'utente di eBay, Tiffany ha portato in tribunale il sito internet.
La sentenza è ancora lontana, ma non c'è dubbio che si tratta di un caso destinato a fare scuola nella difficile battaglia contro la contraffazione dei prodotti di lusso. E che soprattutto potrebbe costringere il mondo delle aste online a drastici cambiamenti operativi.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/11/07 a cura di Pambianconews