Non finisce di stupire Nerio Alessandri, il più giovane cavaliere del lavoro nella storia della nostra Repubblica (è nato a Gatteo, in quel di Forlì, nel 1961) nonché anima e cuore del gruppo Technogym, l'azienda che partendo dal garage di casa, è riuscita a �guadagnarsi un respiro a livello internazionale con i suoi attrezzi ginnici prodotti all'insegna del nuovo e del creativo, ma soprattutto pensando al benessere della gente».
In altre parole puntando sul “Wellness”,vale a dire « prodotti e servizi per l'attività fisica e la riabilitazione».Così, dopo aver sbancato la concorrenza con la fornitura delle apparecchiature per le prossime Olimpiadi di Pechino, ha deciso di pensare anche al benessere dei propri dipendenti cantierizzando alle porte di Cesena, su progetto dell'architetto Antonio Citterio, una “wellness factory” che ha battezzato Technogym village.
In cosa consiste è presto detto: nell'accorpamento in chiave moderna e avveniristica dei 14 stabilimenti del gruppo, nel quale lavorano quasi 1.400 dipendenti, che prevede un giro d'affari per quest'anno sui 380-400 milioni di euro contro i 334 messi a bilancio nel 2006, nonché un margine operativo lordo del 15% e un export attestato all'85% in un centinaio di Paesi.
Di certo un bel protagonista della nostra economia Nerio Alessandri, un uomo che non si è mai montato la testa, che ama la famiglia più di ogni altra cosa, che identifica il proprio lavoro in una missione, che non si scandalizza nel sostenere che «le braccia si possono cercare anche all'estero», a patto che «creatività, design e marketing restino targati Italia».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/11/07 a cura di Pambianconews