La temuta Cina debutta in passerella a Milano. Per la prima volta sfileranno, durante la settimana della Moda Donna e nella sezione dei giovani stilisti internazionali (ReGeneration new upcoming designers), due stilisti emergenti cinesi: Lily e Silique. Mentre altre sei griffe con gli occhi a mandorla si presenteranno collettivamente nella serata di lunedì 25 settembre a Palazzo Mezzanotte, la sede di Borsa Italiana. Si tratta di nomi sconosciuti alla moda occidentale, ma frutto di un'attenta selezione da parte della Camera della Moda: ShanShan Group, Famory, Cathaya, Soho, Yeliya e Judger.
«Tra gli otto nomi scelti, spiega Mario Boselli (nella foto), presidente della Camera Nazionale della Moda, abbiamo deciso di farne sfilare solo due per la Moda Donna, Lily e Silique, che sono anche quelli che hanno calcato le passerelle di Parigi. Crediamo che le proposte creative della Cina siano di valore ma che, per molte, ci sia ancora da lavorare».
L'esordio milanese delle griffe dell'ex Celeste Impero stupisce però in un momento in cui il tessile di casa nostra e il Sistema Moda Italia di Paolo Zegna difendono più che mai il made in Italy. «Non bisogna fare confusione, sottolinea Boselli. La paura della contraffazione e del made in Italy artefatto non ha nulla a che vedere con la promozione della moda di culture differenti e dei Paesi Emergenti. Già nelle precedenti edizioni della settimana della moda avevamo ospitato stilisti colombiani o indiani. E anche questa volta c'è un nome che viene dall'India: Varun Ball».
Permettere ai cinesi di sfilare a Milano è sicuramente un segno di apertura, oltre che un modo per esorcizzarlo. Ma c'è dell'altro. Uno dei Paesi in cui il tessile made in Italy va per la maggiore è proprio la Cina. «Gli stilisti esordienti de Paesi asiatici si presentano Milano e a Parigi, conclude Boselli. Ma molti degli abiti ch presentano sono fatti con tessuti italiani. È in atto, già da qualche tempo, un rapporto scambio tra produttori italiani e creativi cinesi che comprano i tessuti di casa nostra».
Estratto da Finanza&Mercati del 22/09/06 a cura di Pambianconews