Eccellenza, investimenti in ricerca e nuovi mercati. Arrivano da Allegri, l'azienda più prestigiosa del distretto empolese Valdelsa, le linee guida per il rilancio del settore. Allegri spicca anche per numero di dipendenti, 200 unità, e fatturato, che nel 2005 è stato 50 milioni di euro. «Tutto il comparto, afferma Cosimo Graniglia, AD di Allegri, viene da anni non semplici, legati anche a una congiuntura internazionale sfavorevole. Anni difficili anche per mantenere il mercato. C'è stato molto da rivedere per affrontare un trend economico certamente non positivo».
E adesso invece si intravede un miglioramento.
I segnali che arrivano sembrano annunciare scenari meno complicati. Siamo in presenza di dati incoraggianti. Anche la stagione estiva un pò più lunga ha favorito le vendite, si è avuta una buona uscita di merce dai negozi e questo ci fa guardare con fiducia al futuro.
Ovviamente per i piccoli la situazione non è facile. Le imprese artigiane che si basano sul lavoro di confezionamento subiscono maggiormente il pressing delle zone che operano in situazioni economiche e sociali più semplici della nostra.
Quali interventi sono necessari?
Il rilancio passa attraverso gli investimenti nella ricerca e nelle risorse. Si devono creare sistemi organizzativi interni, strategici e finanziari, affinché la ricercavenga portata avanti. La formazione delle risorse umane è poi uno degli elementi chiave: la qualità è prodotta dalle persone che lavorano. E poi investimenti per l'apertura a tutti i nuovi mercati, fare ricorso alla finanza per investire in realtà anche lontane. Non si deve più guardare soltanto intorno casa, ma, come dicono da queste parti, bisogna andare a cercare il lavoro dove c'è.
Se le aziende non riescono a competere in termini di prezzo, la differenza potrebbe essere proprio la qualità del lavoro?
Certamente. Qui abita l'eccellenza e questo è l'aspetto unico e caratteristico della zona. Qui c'è qualcosa in più rispetto agli altri, il che può essere l'elemento chiave per il futuro e per avere anche un posizionamento sul mercato. Quello che occorre adesso è conservare e migliorare l'eccellenza delle nostre realtà. La domanda c'è, le aziende ad alto know how ci sono, si tratta di continuare a lavorare in questa direzione, anche per le aziende artigiane.
Estratto da Finanza&Mercati del 1/08/06 a cura di Pambianconews