Cashmere à la carte. Da confezionare su misura. E' la nuova sfida di Luca Caprai, titotare di Cruciani. D'ora in poi, quindi, in 50 negozi selezionatissimi sarà possibile «giocare» con le misure e i vezzi della clientela più esigente, modulando i capi sulla morfologia del corpo dalla 36 femminile alla 66 maschile e consentendo una scelta tra ben 320 colori.
In un mese di tempo, pochi eletti potranno avere una maglia fatta solo per sé pagando soltanto il 15% in più rispetto a un capo standard. Il progetto Cruciani Gold, così lo ha chiamato Caprai, prevede l'utilizzo di una tipologia di filato che nasce da un fiocco sei volte più sottile di un capello, di finezza e corposità straordinarie, definito «Diamante Rosso». «Sulla maglieria il “su misura” è complesso, ogni filato rende diversamente per colore, mano, vestibilità, basta l'errore di un centimetro a rendere imperfetto un capo» spiega Caprai, che a soli quarant'anni gestisce uno dei marchi simbolo della qualità italiana per un fatturato di 12 milioni e mezzo di euro.
Il fiocco utilizzato per il su misura utilizza una fibra di 50 mm di lunghezza (il massimo del pregio sinora era 42) molto più costosa del normale. Ma sono in molti disposti a pagare per il superlativo: dopo il lancio del progetto nello scorso gennaio a Pitti Uomo i riscontri sono stati più che buoni. Il gioco di farsi prendere le misure sembra prendere piede dalla Cina alla Russia, dall'Italia agli Usa.
Estratto da CorrierEconomia del 19/06/06 a cura di Pambianconews