Marks & Spencer sconfigge il fisco del Regno Unito e regala un sorriso, a ben vedere, anche alle altre multinazionali britanniche. Ieri la corte europea di Giustizia ha sentenziato l'illegalità delle leggi britanniche che impediscono al retailer di pagare meno tasse compensando i profitti realizzati tra le mura domestiche con le perdite delle controllate europee.
M&S nel 2003 aveva chiesto al fisco rimborsi per oltre 30 milioni di sterline (circa 44 milioni di euro) su tasse pagate nel 1998-2001, deducendo dai profitti realizzati nel Regno Unito le perdite provenienti da Belgio, Francia e Germania. Il governo britannico si era opposto, spiegando che il principio di compensazione (group tax relief) era valido solo per controllate britanniche. M&S si era appellata alla Corte europea, che ieri le ha dato ragione.
«La decisione è importante, spiega Stefano Marchese, vice presidente della European federation of accountants, dato che è anche retroattiva. Quindi diverse società inglesi, e in altri Paesi Ue dove vige il group tax relief, potrebbero rivalersi contro il fisco. Ma non in Italia, secondo Marchese, dato che tale processo è già consentito».
Estratto da Finanza&Mercati del 14/12/05 a cura di Pambianconews