Il lusso è senza nuove idee. Il che non lo aiuta a crescere. La prima parte del 2006 si prospetta piatta a livello internazionale, in linea con quest'anno. E se il mercato complessivamente non cresce, quello che guadagna una griffe necessariamente lo perde un'altra. Sono dati che emergono dagli acquisti fatti, tra maggio e settembre scorsi, dai negozianti italiani, titolari delle più belle boutique.
Il dato grave è che a frenare il lusso è la «mancanza di idee nuove da parte delle griffe» lamentano gli operatori. A detta di tutti, compratori nazionali e internazionali, le novità vengono proposte sempre più spesso dai marchi di nicchia, piuttosto che dalle grandi griffe. A vincere il primato del “prodotto innovativo” per le proposte della primavera-estate prossima sono alcuni marchi, piccoli nel giro d´affari, ma che, a detta di tutti gli addetti ai lavori, hanno presentato le più belle collezioni. Battono bandiera francese e sono Lanvin, Balenciaga e Chloe. Si tratta di marchi storici che, perso l´appeal di un tempo, sono stati egregiamente resuscitati dalle “idee innovative” di giovani talenti. Lanvin dallo stilista Albert Elbaz. Balenciaga da Nicolas Ghesquiere. E Chloe da Phoebe Philo. Quindi se si vuole stilare una classifica del glamour, i primi posti vanno decisamente a loro».
Per quanto riguarda le grandi griffe sono gli accessori a promuoverne la crescita. In questo momento le borsette più vendute sono quelle di Gucci. I compratori, e non solo quegli italiani, hanno molto apprezzato il nuovo Gucci, disegnato da Frida Giannini, la stilista che ha preso il posto di Alessandra Facchinetti. Dicono «ha fatto una collezione più commerciale, con capi e degli accessori molto furbi, tesi alla vendita, con un occhio di riguardo al mercato e al prezzo». Quest´ultimo rimane una variabile fondamentale. Alcune griffe stanno facendo politiche di prezzo per allargare la clientela. Il che, però, va a cozzare con l´esclusività connessa a questo genere di beni.
Estratto da Affari&Finanza del 19/09/05 a cura di Pambianconews