Rinasce la Federazione unica del tessile-abbigliamento italiano. Ieri, le assemblee di Sistema Moda Italia (Smi), guidata da Paolo Zegna, e dell'Associazione Tessile Italiana (Ati), guidata da Tito Burgi, hanno deliberato la creazione di un unico organismo di rappresentanza che riunirà 1.800 imprese.
In questo modo, il settore ritrova un'unità che aveva ripudiato a metà degli anni Novanta, quando il tramonto della vecchia Federtessile lasciò campo libero a sei-sette associazioni indipendenti. Dopo qualche anno, poi, è iniziato il processo inverso che ha riaggregato parte delle sigle in due poli: Smi e Ati, appunto.
Il timore principale è che si replichi il dualismo di Federtessile, che agiva da semplice «notaio» di quanto deciso a livello di singole sigle di categoria. Ma i timori riguardano anche gli equilibri di potere nella futura associazione, il cui nome deve ancora essere definito.
Paolo Zegna, che sarà il presidente del nuovo organismo, ha saputo aggregare la fiducia di un sistema alla ricerca di un leader. Tra gli applausi dei suoi associati.
Estratto da Finanza&Mercati del 29/06/05 a cura di Pambianconews