Tutti pazzi per gli accessori. E gli accessori aiutano i conti della moda. Nelle classifiche delle vendite, borse, borsette, scarpe, cinture e portafogli, hanno sorpassato alla grande gli abiti. Rifarsi il guardaroba ad ogni stagione costa una fortuna. Anche il “semplice” tailleur può valere quando un bel viaggio ai Caraibi. E così, in tempi difficili per i bilanci nazionali e domestici, il consumatore si difende e cerca soluzioni alternative, più alla portata delle sue tasche. E alla domanda come «restare fashion victim, senza prosciugare il conto in banca?», risponde così: «consoliamoci con gli accessori». «Le borse sono accessori straordinari. Ne basta una nuova per rinnovare un abito» ricorda Laura Biagiotti.
«La nostra azienda si colloca nella fascia alta del mercato, quella del lusso, spiega Massimo Suppancig, l'amministratore delegato di Valextra, e le nostre borse oltre ad essere curate nei minimi dettagli sono interamente fatte a mano da artigiani italiani. Hanno, insomma, un dna preciso che le distingue dalle altre e le rende ancora più desiderabili. E destinate a durare nel tempo».
«In Italia come all'estero il consumatore ha scoperto il piacere di indossare una scarpa griffata, super confortevole e realizzata secondo i canoni tradizionali», spiega Roberta Rossi poortavoce di Rossimoda, azienda che produce marchi come Givenchy, Pucci, Lacroix, Kenzo, Marc by Marc Jacobs, Donna Karan e Porsche Design.
Estratto da Affari & Finanza del 3/05/05 a cura di Pambianconews