Tra Adidas e Salomon non è mai corso buon sangue e ora, a neanche otto anni dalla fusione, le strade delle due società tornano a separarsi. Adidas (che cancellerà Salomon dal nome e i marchi Salomon, Mavic, Bonfire, ArcTeryx e Cliche dal portafoglio) ha deciso di vendere il produttore di articoli per gli sport invernali alla finlandese Amer Sports Corporation (marchi Wilson, Atomic, Suunto e Preco), sfruttando così il fermento del settore (a fine marzo l'americana Quicksilver ha rilevato la francese Rossignol).
L'operazione, che deve ancora ricevere il via libera delle autorità Antitrust, è stata valutata 485 milioni di euro, circa un quinto di quanto Adidas pagò Salomon nel 1997 (2,4 miliardi di euro). Per gli investitori si è trattato di un'ottima notizia, nonostante la minusvalenza di quasi 2 miliardi: a Francoforte i titoli Adidas hanno chiuso la seduta con un rialzo del 7,7% a 129,3 euro. La società ha anche presentato risultati trimestrali superiori alle attese degli analisti. Nei primi tre mesi dell'anno le vendite sono aumentate 10% a 1,8 miliardi; l'utile netto è salito del 46% a 105 milioni.
Herbert Hainer ha anche alzato le stime per l'esercizio: l'utile netto crescerà del 20% invece che del 15% precedentemente previsto (314 milioni nel 2004). La ragione di questa revisione è ovviamente l'uscita di Salomon dal perimetro di consolidamento. Il vero boom di vendite è però atteso per il 2006 quando potrà sfruttare il traino di un campionato mondiale di calcio giocato in casa.
Estratto da Finanza&Mercati del 3/05/05 a cura di Pambianconews