Milano apre le porte al mondo del design questa settimana. Da mercoledì a lunedì prossimo la città diventa un crocevia di creativi e visitatori che vengono da mezzo mondo per vedere cosa bolle in pentola nel design internazionale. Il Salone del Mobile che insieme a Euroluce (che riunisce i produttori internazionali dell'illuminazione) si svolge all'interno degli spazi di Fiera Milano, non solo è la fiera più grande a Milano in termini di spazi espositivi (sono attesi 2200 espositori, 180.000 visitatori e 3.500 giornalisti), ma anche per i riflessi che ha sulla città che apre le porte di negozi, gallerie d'arte, studi di architettura e di design.
Un filone molto forte, anche in quest'edizione del Salone del Mobile, rimane quello della plastica. Anche se rischia di essere inflazionato. Da Kartell, il re della plastica, dicono che c'è sempre molto da inventare intorno a questo materiale. «In fiera presentiamo 17 nuovi prodotti ottenuti lavorando sulla trasparenza della plastica, abbinandola ai tessuti, movimentandone le superfici, dando riflessi diversi e lavorando con il policarbonato che è un materiale più caro e più difficile da lavorare rispetto a quelli della stessa famiglia» spiega Claudio Luti (nella foto), a capo dell'azienda. |
|
|
Sono tante altre le aziende che lavorano sulla plastica fra cui
Driade, Porro, Moroso. Quest'ultima presenta una serie di oggetti in plexiglass, ma poi si spinge molto anche sul filone artistico. «Trovo che in campo artistico ci siano persone curiose di partecipare alla produzione industriale», spiega
Patrizia Moroso direttore artistico dell'azienda. L'appuntamento annuale con il design degli interni è un momento importante per verificare lo stato dell'arte di questa industria, molto importante in Italia. Le sfide che deve affrontare sono molteplici, come quello di trovare un modello produttivo che pur conservando le caratteristiche classiche del made in Italy sia in grado di competere su scala internazionale.
Estratto da Affari & Finanza del 11/04/05 a cura di Pambianconews