Silvano Lattanzi, l'ex sessantottino che ora ha i potenti ai suoi piedi
Silvano Lattanzi, l'uomo d'oro delle calzature extralusso, ha da sempre puntato lo sguardo oltreconfine. Nel 1971 ha piantato le tende del laboratorio a Casette d'Ete (in provincia di Ascoli Piceno) e nei primi anni 80 si è reso conto che si poteva andare oltre, con un progetto di internazionalizzazione del marchio in America, Giappone, Russia, Cina e Singapore.
E questa strategia ha permesso alla griffe di registrare un fatturato 2004 di 4 milioni di euro (di cui l'80% esportato) e un margine operativo lordo del 53% sul giro d'affari. «La globalizzazione non mi ha portato a stravolgere le dimensioni dell'azienda» spiega Lattanzi. «Ogni anno 6 mila paia escono da un unico stabilimento, tutte opere d'arte. È come nelle vecchie aziende che fanno whisky, cambiando si perde il fascino della qualità».
A sostenere la competitività sul mercato non è certo il prezzo (un paio di scarpe può costare anche 8.400 dollari), ma il lusso e la creatività del prodotto. E il consumatore è disposto a pagare: la boutique di New York, all'874 di Madison avenue, nei primi tre mesi di attività ha incassato circa 200 mila dollari. «Ad aprile apriremo il primo punto di vendita diretto ad Anjhoi, la Portofino cinese» anticipa Lattanzi «dove la nomenclatura locale fa le vacanze fin dai tempi di Mao».
Estratto da Economy del 18/03/05 a cura di Pambianconews