Prada in Borsa? Sulla base dei conti di fine anno e delle stime di bilancio 2005, avrebbe una valutazione premoney nel range 2,6-2,9 miliardi. Ma questo solo ipotizzando di togliere dal perimetro di Prada holding le due griffe con contribuzione negativa: Jil Sander e Helmut Lang.
Il responso è ricavabile dal lavoro delle banche d'affari che si sono cimentate sul luxury group ed è servito a radicare il patron Patrizio Bertelli nella sua convinzione. Niente Borsa anche per il 2005. II bond da 700 milioni emesso tre anni fa da Deutsche bank verrà rimborsato a giugno (779 milioni l'impegno, interessi compresi) attivando la controgaranzia fornita da Intesa, Unicredito, Bipielle e Bpu alla Itmd, la controllante di Prada. In pratica Bertelli si rifinanzierà col credito bancario, perché andare in Borsa entro sei mesi, a quel prezzo, non gli conviene.
Estratto da Il Mondo del 10/12/04 a cura di Pambianconews