No, grazie. Il consiglio di amministrazione di Marks & Spencer (M&S) ha rifiutato per la terza volta l'offerta di Philip Green per l'acquisto della catena britannica di grandi magazzini. In un comunicato, l'amministratore delegato M&S, Stuart Rose ha espresso la convinzione che la nuova proposta da 9,1 miliardi di sterline avanzata dal tycoon britannico con il pallino della grande distribuzione sottostimi «il valore dell'azienda e le sue potenzialità».
Il board ha inoltre avanzato dubbi sulla struttura di Revival (la società attraverso cui Green acquisterebbe M&S), sulla propria capacità di finanziamento e sull'offerta alternativa fatta dallo stesso Green che prevedrebbe 335 pence per azione più il 30% di azioni Revival. Green, che già possiede i grandi magazzini Bhs e la catena di abbigliamento Arcadia, ha ribadito con forza ieri che quella da 400 pence ad azione (l'8% in più rispetto alla proposta precedente) è la sua “offerta finale”. Avendo ricevuto il terzo schiaffo in faccia dal management M&S potrebbe ora decidere una scalata ostile, ipotesi né confermata né smentita dall'interessato.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/07/04 a cura di Pambianconews