«La situazione non mi sembra poi così grave. E penso che il Natale, come lo scorso anno, alla fine si rivelerà positivo e sufficiente a contenere i danni di una situazione economica poco favorevole». Luigi Macaluso, Presidente del Gruppo SoWind (cioè Girard-Perregaux e Daniel JeanRichard) nonché importatore italiano di Breitling, non ha una visione pessimistica del mercato dell’orologeria. «A livello mondiale, spiega, avviene quel che è sempre avvenuto: per alcuni mercati in discesa ce ne sono altri in salita. A sapersi districare con attenzione, è possibile, specialmente per marche indipendenti come le nostre, ottenere addirittura valori positivi. L’essere indipendenti ci consente di prendere decisioni rapide, adattando la produzione alle quantità e al tipo di orologi che ogni mercato richiede».
E l’Italia?
«Anche in questo caso è necessario avere strategie che tengano conto della situazione economica ma anche di altri fatti importanti. In un mercato dominato dalle multinazionali, gli indipendenti come noi non devono fossilizzarsi sui grandi negozi storici, ad esempio, ma prestare attenzione ai giovani emergenti che sono tanti e sono bravi. Non bisogna cedere alla tentazione di mettersi in concorrenza con i grandi gruppi ma spingere sulle nostre caratteristiche peculiari: velocità di risposta e capacità di fornire un servizio rapido, laddove nel servizio va inclusa anche la capacità di far avere in tempi minimi un cinturino o altri accessori che il cliente desidera».
E il servizio post vendita? è un po’ la spina nel fianco del settore.
«è vero e non è un problema di facile soluzione. Di tecnici riparatori ce ne sono pochi: non sono sufficienti a garantire sempre un servizio rapido come vorremmo. Conosciamo però il problema e stiamo facendo il possibile per risolverlo: Girard-Perregaux sta letteralmente “allevando” una generazione di nuovi tecnici. Siamo impegnati a disegnare la Girard-Perregaux dei prossimi dieci anni e dobbiamo essere in grado di anticipare i problemi del futuro. A ben vedere è quel che l’alta orologeria ha sempre fatto: per questo le grandi marche hanno una storia tanto lunga».
Estratto da Corriere della Sera del 21/11/03 a cura di Pambianconews