E’ nata vent'anni fa con un nome sicuramente accattivante, quasi il titolo di una soap opera: ‘’Scrupoli’’. In realtà si tratta di una griffe, che oggi ha preso il nome della stilista: Paola Frani. «Sono nel campo della moda ormai da vent'anni ,’’folgorata sulla via di Damasco’’ da quando ero una bambina», dice Paola Frani intervistata da Espansione. Le tre collezioni della stilista: Paola Frani, prima linea, PEffe e Scrupoli, seconde linee, vengono sviluppate e prodotte da un team di esperti che operano nell'azienda, Paola Frani srl, situata a S. Mauro Pascoli, in Romagna. «Ovviamente con la mia supervisione», precisa la stilista. «Inoltre, come la maggior parte delle griffe, ci serviamo anche di laboratori esterni e di esperti artigiani». Le collezioni della stilista vengono vendute sia in Italia (40%) sia all'estero (60%). Ma l'unica delle tre linee a sfilare al Milano Collezioni è Paola Frani.
La griffe Paola Frani viene venduta in Italia, ovviamente, in tutte le principali città, oltre che all'estero. A Milano dispone di un punto vendita monomarca situato nel quadrilatero della moda. In Sardegna è presente in Costa Smeraldo, a Portisco, a cui si aggiunge il negozio monomarca di Capri. In Europa, invece, la griffe ha puntato in particolare sulla Francia dove esiste una boutique monomarca a Parigi, nella zona del Marais. «Inoltre abbiamo negozi anche in Spagna, Germania, Inghilterra, Grecia», dice la stilista. «In Oriente siamo in Giappone a Tokio e Osaka, dove sono stati aperti già da tempo dei monomarca, ma dove siamo presenti anche in numerosi department store. La prossima primavera apriremo una boutique anche a Honk Kong, dove già da tempo era in progetto la nostra presenza. Ma i problemi collegati all'epidemia di Sars ci hanno fatto per ora rimandare a tempi migliori. Inoltre tra qualche mese apriremo una boutique anche a Praga».
A proposito di trend economici, come stanno andando i conti per Paola Frani? «L'azienda ha chiuso il 2002 con 15 milioni di euro di fatturato» ci dice la stilista, «e le previsioni per il 2003 si aggirano intorno ai 16 milioni di euro. Abbiamo un incremento, rispetto all'anno passato di circa il 14-15%. Niente male, non crede?».
Estratto da Espansione del 19/11/03 a cura di Pambianconews