E' l'intero mondo della moda a seguire con curiosità, non sempre disinteressata, le sorti del rapporto di Tom Ford e Domenico De Sole da un lato, e Francois Pinault, patron di Ppr, dall'altro. ''Molto di quello che si dice sono fabbricazioni, ci sono in giro un sacco di voci. Appena saremo pronti faremo l'annuncio'' ha detto ieri De Sole, interpellato dall'Ansa sullo stato delle trattative con Pinault.
Il contratto dell'amministratore delegato del Gucci Group (controllato da Ppr) scadrà a marzo prossimo e dopo, a giugno 2004, sarà in scadenza anche quello del direttore artistico dell'intero gruppo, Tom Ford. Ma già da molti mesi ci si interroga su cosa ne sarà dei due, considerati finora un team molto solidale: entrambi hanno detto e ripetuto che vogliono rinnovare il contratto confermando la loro autonomia stilistica e manageriale.
Intanto nell'ambiente circolano molte ipotesi: per esempio, che Tom Ford possa decidere di lasciare Gucci e andare da Versace (ma Santo Versace ha smentito più volte), o addirittura che entrambi, Ford e De Sole, possano entrare nella società della Medusa, immettendovi managerialità, creatività e mezzi finanziari (anche questa ipotesi è stata ufficialmente respinta). C'è chi dice che queste voci servono solo ad alzare il prezzo del rinnovo del contratto con Ppr, e chi fa notare che, in ogni caso, i due 'talenti', se non dovessero restare da Gucci, non resterebbero con le mani in mano.
Pinault, interpellato la scorsa settimana sulle sorti dei contratti più attesi delle moda, ha detto sorridendo: ''io per natura sono ottimista''. Lo si è visto comunque in rapporti molto cordiali con De Sole, alla sfilata di Alexander McQueen. Ieri De Sole ha anche fatto notare che ''c'è ancora tempo, sono contratti che scadono nel 2004''. E' ottimista sulle possibilità di un rinnovo? ''Non ho commenti'' ha replicato invece su questo punto. Va notato che le decisioni di De Sole e Ford, proprio perchè potrebbero riguardare altre aziende del settore, sono viste come un elemento da cui dipendono giochi ed equilibri più vasti.
Estratto da Ansa.it del 16/06/03 a cura di Pambianconews