Scervino accelera in Giappone e apre il suo primo monomarca. Da un lato dal Sol Levante trapelano segnali di moderato ottimismo e quindi più ossigeno per il Made in Italy, dall'altro lato il consumatore nipponico si dimostra più maturo e orientato a scegliere non più solo marchi di risonanza globale. Compra anche etichette di nicchia, sempre di qualità che non puntano però su una comunicazione molto agguerrita. Una di queste aziende è la Ermanno Scervino che fa capo al businessman Toni Scervino. I risultati positivi registrati nelle vendite da tre anni a oggi dai suoi circa 80 plurimarca giapponesi ha convinto i vertici della società ad aprire qualche settimana fa a Tokyo in Aoyama Dori un negozio monomarca, il primo in Giappone, articolato in tre piani per 300 mq complessivi che sorge accanto al flagship appena aperto da Prada.
L'operazione è stata messa a segno grazie alla partnership della trade company Sann Frères e sul piano finanziario con il supporto della Mitsui. Dalla società inoltre fanno sapere che già due department stores giapponesi hanno contattato la Scervino per l'apertura di corner ad essa dedicati. Ermanno Scervino, che ha oltre 200 clienti in Italia, ha messo a segno un turnover complessivo di 28 milioni di euro nel 2002 e prevede di chiudere il 2003 con 32 milioni di euro.
Estratto da Affari & Finanza del 6/10/03 a cura di Pambianconews