Tra un anno Ideabiella non sarà più sola. Non si fonderà con nessuna fiera, ma le sue date saranno concentrate in una settimana del tessile, insieme a Moda In, Shirt Avenue e Ideacomo. «Vogliamo favorire i compratori, spiega Paolo Zegna, e permettere loro di visitare in pochi giorni tra Milano e Cernobbio tutte le fiere del tessile». La brutta congiuntura ha reso il dialogo meno difficile tra le varie anime del tessile italiano «ma è stato impossibile, aggiunge Zegna, raggiungere un accordo con Prato».
II progetto non soddisfa Luciano Barbera, che da tempo chiede un intervento più radicale. «Di questo passo, Biella tra cinque anni sarà un cimitero di aziende. Bisogna rilanciare il made in Italy doc, fare una fiera di tutto il tessile italiano soltanto con le collezioni delle imprese prodotte interamente in Italia. Spero in un intervento del Governo: deve dire se il tessile è ancora un settore importante in Italia. Se sì, bisogna promuoverlo: quando si compra un'automobile conta la carrozzeria, cioè la confezione, ma anche il motore, il tessuto».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 23/09/03 a cura di Pambianconews