La Lotto va avanti ma rallenta il passo. «A fine 2003, dice Andrea Tomat, presidente della casa di abbigliamento, i ricavi della società saranno attorno a 260 milioni di euro». Un discreto risultato, soprattutto se si tiene conto dell'attuale crisi economica. Ma che in termini di crescita, rispetto al 2002, vuol dire un aumento del 6 per cento. Contro un balzo in avanti, nell'anno precedente, del 13,2 per cento. «Si tratta, spiega Tomat, di un risultato causato essenzialmente dalla crisi del mercato italiano, che vale un terzo dei nostri ricavi».
Nel particolare Tomat sottolinea che «circa 170 milioni arriveranno dalle vendite dirette del gruppo, mentre i restanti 90 saranno realizzati attraverso i licenziatari». A livello di profitti, invece, l'azienda intravede un reddito operativo a doppia cifra: «l'Ebit, spiega il manager, dovrebbe raggiungere, entro la fine dell'esercizio, il 9% del fatturato (23,4 milioni)».
Al di là dei numeri, Lotto dimostra di riuscire a mantenere la rotta anche in acque agitate. Una capacità che è anche la conseguenza di una scelta realizzata qualche anno fa: focalizzare l'attività del gruppo sui settori sportivi legati al calcio, calcetto e tennis. «Anche se, tiene a precisare il presidente di Lotto, stiamo pensando di allargarci anche al settore del tempo libero». Sul fronte estero, i mercati del sud Europa rimangono la principale priorità. «Portogallo, Spagna, Francia e Grecia, dice Tomat, sono un bersaglio fondamentale per la nostra espansione».
Estratto da Finanza&Mercati del 18/09/03 a cura di Pambianconews