è il «medico» del made in Italy Carlo Pambianco, consulente di fiducia per aziende e imprenditori che operano nei settori della moda e del design. Lui, Pambianco, aggiorna da anni un database sui bilanci dei principali gruppi del settore. Dice: «Se esaminiamo le semestrali di Benetton, Bulgari, It Holding, Luxottica, Marzotto, Mariella Burani, Tod's e Gucci la prima cosa che salta agli occhi è la riduzione del fatturato. I ricavi complessivi di queste società sono calati del 6 per cento».
A qualcuno è anche andata peggio, no?
«Sì, Luxottica ha ridotto i ricavi di quasi il 20 per cento soprattutto a causa dell'indebolimento del dollaro mentre l'unica che cresce in modo sensibile è Burani (+31 cento) trainata dalle acquisizioni».
La crisi economica ha inciso anche sulla redditività?
«Non c'è dubbio. Anche se è impossibile un giudizio a livello di settore. Ad esempio i ricavi di Tod's sono aumentati del 3,8 per cento mentre gli utili netti sono calati dal 7,6 al 6,2 per cento dei ricavi. Al contrario Bulgari, pur in presenza di un piccolo calo dei ricavi (-2,4 per cento), mostra profitti netti in crescita dal 6,7 al 7,6 per cento sul fatturato».
Chi si distingue positivamente sul piano del prodotto?
«Direi che Dolce & Gabbana e Diesel sono marchi che hanno investito molto sull'innovazione».
Però non sono quotati.
«All'interno del nostro campione citerei per l'innovazione di prodotto soprattutto Tod's e Bulgari. Mentre Burani è un bell'esempio di società che pur avendo più marchi riesce a gestirli tutti in modo creativo».
Possiamo fare un confronto fra il made in Italy e i gruppi stranieri? Chi va meglio?
«AI momento possiamo fare un confronto solo con Lvmh. Ebbene, Lvmh da una parte ha subìto una riduzione dei ricavi pari al 10 per cento. Ma dall'altra l'utile netto è cresciuto dal 3,5 al 5,1 per cento. Insomma, i francesi sono stati bravi anche se è difficile fare un paragone perché Lvmh fattura da sola più della somma dei fatturati di tutte le aziende italiane che compongono il nostro campione».
Estratto da Affari & Finanza del 15/09/03 a cura di Pambianconews