Sono i 30-40enni i clienti più refrattari del momento per il settore moda: tradizionalmente il motore economico del comparto, questa fascia di età ha deciso una riduzione massima della spesa. Il risultato emerge da uno studio elaborato da Pambianco Consumer Research e presentato in occasione del recente convegno intitolato #'Sistemi innovativi: strumenti vincenti per aumentare la competitività delle imprese della moda''.
La ricerca, che evidenzia come l'abbigliamento abbia registrato una maggiore contrazione rispetto a settori quali la casa e l'intrattenimento, è stata elaborata sulla base di interviste individuali e focus group svoltisi a Milano, Parigi, New York, Tokio e Hong Kong dall'ottobre del 2002 allo scorso marzo. Il campione è costituito da consumatori (50% uomini, 50% donne) di età compresa fra i 25 e i 40 anni, con potere d'acquisto medio-alto/alto rispetto ai parametri nazionali.
Tornando ai consumi per fascia di età, hanno mantenuto una certa propensione all'acquisto i cinquantenni e over 50, tradizionalmente acquirenti di brand di lusso e i giovani (18-25enni), che tendono ad acquistare linee innovative e di primo prezzo. Certo è che la tendenza è stata quella di un maggiore orientamento a canali alternativi di distribuzione (outlet, spacci, department store, mercatini, per fare alcuni esempi) e a brand di moda competitivi in fatto di prezzi (jeanswear, prontomoda) a scapito dei tradizionali marchi della moda del segmento alto.
Nel tentativo di definire il profilo del consumatore fedele, dall'indagine è emerso che si tratta di una figura più benestante e più adulta rispetto al passato, a causa della scomparsa della fascia di età fra i 20 e i 30 anni. Non è un individuo dallo stile specifico e concentra gli acquisti su prodotti più informali che in passato, oppure sugli accessori e sullo sportswear, una volta di secondaria importanza nel suo guardaroba. Il consumatore fedele, inoltre, dilaziona gli acquisti nel tempo, riduce le visite nel negozio, compra pochi capi per singolo store ma spende più di prima.
Come è emerso dal report di Pambianco, infine, anche le esigenze del nuovo consumatore di moda stanno cambiando: la novità è di solito il movente dell'acquisto, anche se non è proposta dalla marca; ci si orienta più che mai verso gli accessori rispetto ai capi di abbigliamento; la consulenza sul punto vendita è più che mai gradita.
Estratto da Fashionmagazine.it del 18/07/03 a cura di Pambianconews