Se lo scorso gennaio le sfilate nella capitale avevano fatto registrare 15 mila presenze, le previsioni per il secondo consueto appuntamento con l'Alta Moda sono ancora più rosee. «Aspettiamo ancora più visitatori per la kermesse di luglio», annuncia Stefano Dominella, presidente di AltaRoma e amministratore delegato della maison Gattinoni. «L'alta moda è la vetrina indispensabile al settore del tessile-abbigliamento che è, nel suo complesso, uno dei punti di maggior forza dell'economia italiana. Parliamo di un fatturato globale annuo di circa 800 milioni di euro. L'alta moda è Roma: è qui che è nata e qui deve continuare a vivere. Proprio per questo, nel 1998, è stata creata l'agenzia per la moda, oggi AltaRoma, strumento istituzionale, costituito da Camera di Commercio, Comune di Roma e Regione Lazio, con il contributo della Provincia di Roma».
Roma capitale della moda come palcoscenico per i giovani stilisti?
«Roma deve essere un'officina di idee e sperimentazioni, mantenendo però i nomi classici che l'hanno resa famosa nel panorama della moda internazionale. In questo modo si creerebbe un'importante opportunità occupazionale: basti pensare a tutte le figure professionali necessarie in questo settore. Oggi nel Lazio esistono circa 17 scuole private di moda e quattro-cinque corsi provinciali. Ma dopo gli studenti non trovano sbocchi, vanno via. Noi dobbiamo dar loro la possibilità di restare e rilanciare la città come fucina di idee».
Ci sono progetti della Regione in questo settore?
«Sì, a ottobre 2003 dovrebbe partire un corso di formazione della Regione Lazio per sarta specializzata e se ne dovrebbero affiancare altri per figure dell'indotto: modelliste, addette alle vendite».
Estratto da Il Mondo del 11/07/03 a cura di Pambianconews