Reagire rapidamente alle richieste del mercato, per eliminare gli sprechi di filiera, che possono raggiungere anche il 72%, ed essere più competitivi: è la ricetta dettata da Vittorio Giulini, presidente di Sistema Moda Italia, alle imprese del settore. Intervenendo a un convegno sul ruolo dell' Information technology nel mondo della moda organizzato da Pambianco Strategie di Impresa in collaborazione con Csc, Oracle e Sun Microsystem, Giulini ha mostrato un grafico a piramide con cui ha illustrato gli sprechi di filiera: partendo da 10 filati, si hanno 1000 tessuti e da questi derivano circa 100mila capi di abbigliamento.
''Sommando tutte queste componenti, si ottiene un 72% dell'offerta creativa della filiera, ha detto Giulini, che non arriva al consumatore finale''. Per eliminare tutti questi sprechi, ha affermato il presidente di Smi, la soluzione è una rete di filiera, in cui la comunicazione tra dettagliante e produttore, e l'efficienza di gestione, eliminino le diseconomie.
Questa rapida reazione alle esigenze del mercato potrebbe avere, secondo Giulini, due importanti conseguenze: l'avvicinamento tra pronto moda e programmato e l'eliminazione della delocalizzazione. A questo proposito, Giulini ha fatto l'esempio della sua azienda: ''con la Liolà sono rimasto tra le imprese a tripla A, ha concluso, perchè tutta la filiera è in Italia, ma tutti i negozi sono in rete, in modo da eliminare gli sprechi''.
Estratto da Ansa.it del 10/07/03 a cura di Pambianconews