I suo quartier generale è a Tokyo, in una palazzina di cemento, moderna, alta sei piani. In mezzo a macchine da cucire, manichini di pezza, libri e riviste messi un po' dappertutto, c'è lui, Yohji Yamamoto, il più francese degli stilisti giapponesi, uno dei grande miti della moda internazionale. Un anno fa, era tentato di lasciare tutto, di chiudere la sua esperienza con la moda. Ma poi ci ha ripensato ed è #ripartito da zero', dopo una carriera lunga vent'anni, tutta giocata sull'asse Tokyo-Parigi, due città che ama con la stessa intensità. Crea a Tokyo ma sfila a Parigi, dove, quattro volte l'anno, sbarca nel suo atelier, in rue Saint Martin 155, con il suo staff composto, a larga maggioranza, da donne.
Nel luglio scorso lo stilista giapponese ha segnato una tappa importante nella sua carriera. Ha deciso di presentare la collezione che porta il suo nome, la numero uno, quella di gusto sartoriale, lontano dalle presentazioni del pret-à-porter, troppo chiassose e confuse. Così, alla vigilia delle sfilate dell'alta moda, decisamente più selezionate ed esclusive, ha presentato al teatro del l'Opera di Parigi, la sua collezione, in una atmosfera particolare, con un contatto molto ravvicinato tra pubblico e modelle. Il rendez vous con lo stilista si ripeterà a gennaio. Mentre la sua linea di pret-à-porter, “Y's” continuerà a seguire i riti della moda destinata a un più vasto pubblico.