Primo semestre 2002 positivo in casa Christian Dior. Sembra infatti che il giro d'affari della maison del gruppo Lvmh sia cresciuto di oltre il 50% grazie alle buone performance di vendita sia del pr�t-à-porter femminile sia di quello maschile ma anche della divisione accessori. «Il semestre che si è chiuso il 30 giugno è stato particolarmente positivo», ha spiegato Sidney Toledano, numero uno della Christian Dior, «in base ai primi dati disponibili le vendite retail sono cresciute del 55% tanto che contiamo di chiudere l'esercizio 2002 con un crescita del fatturato ben superiore al 20%».
Forte di un 2001 che era stato archiviato con ricavi per 350 milioni di euro (+18%) e di un primo trimestre 2002 a 106 milioni di euro (55%), la Christian Dior couture sosterrà la crescita dell'esercizio in corso grazie al varo di un massiccio piano retail internazionale. «Nel corso dello scorso anno abbiamo inaugurato 24 nuove boutique Dior», ha aggiunto il manager, «e nei primi tre mesi di quest'anno ne abbiamo aperte altre 12. A oggi abbiamo una piattaforma distributiva composta da 130 boutique monomarca nel mondo a cui a breve se ne aggiungeranno molte altre».
E buona parte delle energie saranno investite sulla distribuzione dell'etichetta homme. «Ci muoveremo sia attraverso gli specialty store, che hanno risposto molto bene a questo tipo di prodotto, sia attraverso i monomarca in cui riusciamo meglio a comunicare la filosofia di Slimane. Dopo quello di Milano il prossimo sarà a Parigi in rue Royale sulla rive droite. Mentre per il primo semestre del 2003 lavoreremo su New York e su Londra».