Mentre, uno alla volta, vengono pubblicati i bilanci delle case di moda e del lusso, si vede come la crisi economica, acuita dagli avvenimenti dell'11 settembre, stia influenzando questo settore. E come lo influenzerà, ancora di più, quest'anno. Questo succede anche leggendo il resoconto dell'esercizio 2001 di Versace, gruppo che in queste settimane è impegnato nelle trattative per la ricerca di un socio finanziario (e a questo proposito si segnalano voci di una possibile intesa con il Texas Pacific Group).
L'esercizio 2.001 si è chiuso a livello consolidato con un valore della produzione pari a 521, 59 milioni di euro, in aumento del 14,3% rispetto ai precedenti 456,07 milioni di euro. La crescita del business caratteristico è, però, più bassa: +8,8% per un totale di 480,71 milioni di euro di ricavi delle vendite. II bilancio 2001 registra, infatti, «altri ricavi e proventi» per 29,56 milioni di euro (erano 10,14 ne12000), voce che include «prevalentemente significative plusvalenze realizzate nel contesto della strategia di razionalizzazione della rete di boutique dirette».
La capogruppo Gianni Versace spa, chiude l'esercizio 2001 un utile netto di 6,66 milioni di euro, in calo de142%, un utile operativo di 11,13 milioni (-49%) e un ebitda (margine operativo lordo) di 27,89 (-14,1%). Sul risultato operativo hanno pesato svalutazioni di partecipazioni per 34,91 milioni di euro, molto più alte di quelle già elevate del 2000 (21,53 milioni).