Tiffany, la maison del gioiello americana, quotata alla Borsa di New York, lancia a settembre una nuova collezione, su cui crede molto, che verrà presentata in Italia a giugno. Ci sono già degli orologi firmati Tiffany, ma che non hanno mai avuto grande appeal sul pubblico. Intanto in America procedono i lavori per la nuova unità produttiva a Cumberland
che con una superficie di 10mila metri quadrati sarà completata entro il 2003 e di un nuovo centro di distribuzione nel New Jersey.
Ad accompagnare i progetti della gioielleria a stelle e strisce ci sono gli ultimi dati positivi del primo trimestre di quest'anno, terminato lo scorso 30 aprile. Gli utili sono saliti del 6% per un valore di 32,7 milioni di dollari contro i 30,7 milioni di dollari dello stesso periodo dell'anno scorso. Un risultato in linea con le attese. La nota gioielleria americana prevede però una frenata degli utili nel secondo trimestre per l'incertezza economica del breve periodo.
Anche il fatturato è in crescita di circa il 4% rispetto al periodo corrispettivo dell'anno precedente che registrava 336 milioni di dollari. «La società sta beneficiando di un utile lordo più alto dovuto a un maggior assortimento del prodotto e a una crescita contenuta dei costi di gestione», si legge in una nota del quartier generale della Tiffany, presieduto da Michael J. Kowalski. E mentre lo storico marchio si prepara a puntare su un catalogo più vario e sugli orologi, fa sapere che, sorprendentemente, crescono sempre a buon ritmo le vendite attraverso internet.