Nonsolomoda. Lo stile Ferré conquista anche i mercati finanziari. Sulla passerella impegnativa e insidiosa dei corporate bond, il gruppo It Holding, attraverso il marchio recentemente acquisito di Ferré, ha collocato ieri un prestito obbligazionario da 200 milioni di euro sulla scadenza dei tre anni a condizioni che hanno consentito alle capofila Ubm ed Efibanca di coinvolgere anche gli investitori stranieri e istituzionali oltre alla più scontata vendita al dettaglio.
Il primo Ferré-bond è stato offerto con una cedola fissata al 7% e un prezzo lievemente sotto la pari che ha portato il rendimento a un margine di 250 punti base sopra il tasso interbancario Euribor e dunque sopra i BTp triennali. Questo livello si è assestato a metà strada rispetto alla forchetta proposta in fase di pre-collocamento, che spaziava tra i 240 e i 250 punti base: un risultato soddisfacente per il direttore finanziario della Holding Vittorio Notarpietro, che ritiene questo bond «assolutamente strategico» per lo sviluppo futuro del gruppo.
Il prestito obbligazionario, abbinato a un aumento di capitale messo in cantiere fino a 110 milioni di euro, consente alla società di finanziare l'acquisizione di Ferré, i piani di sviluppo futuri e di ristrutturare il debito avviando la disintermediazione dal sistema bancario per «utilizzare in maniera più selettiva le linee di credito».