Le 64 aziende che stanno partecipando a Ideabiella si scontrano con un mercato internazionale tutt’altro che positivo. Anche se il 2001 sempre per i 64 big si è chiuso con un aumento del fatturato del 3,5% a 1.986 milioni di euro (di cui il 60% è finito all’export). E con un balzo degli investimenti: +21% a 116 milioni di euro.
«Siamo andati meglio della media del settore tessuti lanieri, spiega Paolo Zegna, presidente di Ideabiella e amministratore delegato della Ermenegildo Zegna (che nel tessile ha registrato nel 2001 un incremento dei ricavi del 5% a altre 76 milioni di euro a cui vanno aggiunti altri 35 milioni di euro per Agnona e Masterloom), che nel 2001 hanno diminuito il giro d’affari del 2.1% a 2.764 milioni di euro».
Si attendeva una flessione dei volumi del 20% Roberto Colombo, amministratore delegato del Lanificio Luigi Colombo: «Invece siamo a -7%, dopo avere messo a segno nel 2001 un incremento del 27% a 70 milioni di euro. La riduzione è contenuta e mi suggerisce che il prodotto di lusso non sconta una crisi analoga a quella dei segmenti più bassi: però va anche detto che abbiamo investito 20 milioni di euro negli ultimi due anni per allestire uno stabilimento hi-tech».
«Tessile in forte peggioramento nel 2001» per Marzotto. Per Stefano Sassi, direttore generale settore tessile laniero del gruppo di Valdagno, «c’è grande incertezza sullo sviluppo dei volumi, anche se stiamo
cercando di differenziarci al meglio e, potendo contare su una struttura dalle spalle larghe, siamo in grado di tirare fuori risorse nuove».