Comincia di corsa la nuova stagione di Samsonite. Beppi Fremder, presidente della filiale italiana e uno dei cinque membri del consiglio di amministrazione della corporation (il cui fatturato mondiale lo scorso anno è stato di 750 milioni di dollari, 855,48 milioni di euro) sta firmando un accordo con la giapponese Seibu, lo storico distributore che ha contribuito, nel Paese del Sol levante, all'eccezionale affermazione di Hermès. «E' stata una trattativa particolarmente delicata. Da sempre il nostro licenziatario per le valigie è la Ace, così abbiamo dovuto fare una specie di triangolazione, che comprende anche loro, e siamo arrivati al risultato che soddisfa tutti e prevede l'apertura di un flagship store a Tokio, due shop in shop e 30 corner».
Si tratta di un passo importante per la nuova strategia di Samsonite, che da poco più di due anni con la creazione della linea Blacklabel sta lavorando per proiettarsi stabilmente nella fascia alta del mercato. E' un progetto sostenuto dall'Italia, a garanzia di quell'eccellenza del fare che è la caratteristiche del «made in Italy», e diventato una specie di motore della creatività, spaziando dalla linea abbigliamento agli accessori per uomo e per donna. Tutti affidati alla direzione artistica di Gigi Vezzola, giovane talento che ha maturato la sua esperienza vicino a Dolce & Gab-bana.
Proprio per sostenere e ampliare la divisione abbigliamento della Samsonite Blacklabel, Fremder ha siglato nei giorni scorsi il contratto di licenza con la Zamasport di Novara, un'azienda specializzata nell'abbigliamento d'avanguardia.
sintesi dell'articolo di Giusi Ferrè a cura di Pambianconews