The Gap, grande catena di negozi di abbigliamento casual, onnipresenti negli Stati Uniti, possiede anche i punti vendita Banana Republic e Old Navy. Le vendite stanno
crollando da 21 mesi di fila. Gap ha detto di recente di avere 800 milioni di dollari in cassa e di essere indebitata per la considerevole cifra di 2.2 miliardi di dollari. Secondo gli analisti finanziari Gap Inc., che possiede 4179 negozi, ha avuto difficoltà con l'espansione dei punti vendita, ha impiegato troppo tempo nello sviluppo di nuovi prodotti ed ha sacrificato i suoi prodotti base in denim e stoffa color kaki per proporre capi più di tendenza che i giovani non hanno apprezzato. Il marchio Banana Republic, un mito per le nostre appassionate dello shopping in visita a New York, ha sofferto meno.
Una decina di giorni fa la Gap Inc. ha annunciato che intende creare divisioni separate per il mercato interno e per le operazioni estere. La società sta cercando un presidente operativo per gli Stati Uniti, a cui faranno capo il marketing e il design dei nuovi prodotti. Il team manageriale del gruppo, capeggiato dal guru delle vendite al dettaglio Mickey Drexler, ha fatto ammenda in pubblico degli errori commessi in passato. Gli investitori stanno a guardare: la catena di negozi è il più grande �retailer� americano di abiti specializzati, con un tetto di mercato di oltre 11 miliardi di dollari. Con il declino nelle vendite del 17 per cento, nel terzo trimestre del 2001, la società si è ritrovata con una perdita secca di 46 milioni di dollari. Inoltre il calo dei margini e delle vendite globali ha aumentato le perdite di 131 milioni di dollari. Poco più di un anno fa, alla fine del 2000, Gap riportava profitti nell'ordine di 186 milioni di dollari.
Anche le stime per l'ultimo trimestre del 2001, il più importante perché comprende le vendite del periodo natalizio, sono al ribasso. Nel mese di novembre le vendite globali dei negozi Gap sono scese del 25 per cento. Si parla di un ulteriore crollo del 20 per cento a dicembre. A peggiorare la già vacillante situazione, ci si è messa anche una campagna pubblicitaria sbagliata. La situazione è ormai diventata critica. Se non riesce a realizzare il traguardo di profitti per oltre i miliardo di dollari alla fine di gennaio, Gap potrebbe trovarsi a dover violare gli accordi sul debito.
sintesi dell'articolo di Delfina Rattazzi a cura di Pambianconews