Per la maison Valentino torna in lizza anche Marzotto: gli azionisti di Valdagno hanno dato mandato ad Antonio Favrin, amministratore delegato da metà dicembre, di sondare i vertici della Hdp, da mesi impegnati nello spin-off della moda. Marzotto si era ufficialmente sganciata dalla trattativa la scorsa primavera a causa dell'alto prezzo richiesto per la cessione della maison romana dalla Holding guidata da Maurizio Romiti, prezzo che peraltro continua a restare top secret.
Ma ora, dopo i tragici eventi dell'11 settembre e la conseguente accelerazione della crisi nel mercato mondiale del lusso, Valdagno risuona la carica. Anche perché a fine 2003 perderà le cinque licenze firmate Gianfranco Ferrè � valore di oltre 75 milioni di euro all'anno � destinate a passare sotto l'ombrello di It Holding, che sta per integrare la maison di via Pontaccio.
Valdagno smentisce la notizia, mentre dal quartier generale della holding guidata da Maurizio Romiti la risposta è un «no comment. Le trattative sono diverse e nessuna è al momento in esclusiva: tutte, comunque, sono vincolate alla riservatezza» .
Ma, secondo quanto risulta al Sole-24 Ore, Favrin non è stato incaricato dalla famiglia Marzotto di rilevare soltanto la Valentino. Nel mirino c'è anche il marchio Joseph Abboud, la cui distribuzione è confinata al mercato americano: quando è stato acquistato dal Gft, nel giugno 2000, Abboud fatturava intorno ai 250 milioni di dollari, ma a valori retail.
sintesi dell'articolo di Paola Bottelli a cura di Pambianconews