Si prospetta un anno intenso per Giorgio Armani. Il 2002 si è aperto con l’accordo per l’acquisizione del maglificio Miss Deanna, azienda leader nel settore dei manufatti di maglieria. Tra le altre novità di quest’anno è in programma il lancio di una linea di gioielli Emporio Armani che partirà con l’autunno inverno 2002. A produrla e distribuirla sarà Fossil che per il gruppo produce già gli orologi. Non rimane ferma Armani Casa per la quale sono in programma altri 20 spazi nel 2002 che vanno ad aggiungersi ai sei negozi esistenti. Un ulteriore potenziamento è previsto nella rete distributiva con l’apertura in primavera di tre negozi flagship Armani Collezioni a Milano in via Montenapoleone, a Parigi in Avenue George V e a Francoforte in Goethestrasse, mentre il prossimo autunno aprirà un nuovo concept store multibrand a Hong Kong in Chater road.
Novità anche per la Giorgio Armani Parfums che la prossima primavera lancerà in Europa e Asia ‘Armani Mania’, un nuovo profumo da uomo. La cosmesi che ora è distribuita in 10 punti vendita esclusivi, potenzierà la propria rete distributiva in nuovi mercati tra i quali il Giappone.
Una strategia di crescita del gruppo promossa negli ultimi tre anni da un investimento medio annuo di circa 200 milioni di euro. Particolarmente significativi gli investimenti dell’anno scorso, pari a 273 milioni di euro, di cui 134 per completare l’acquisizione di Simint, ora cancellata dalla quotazione alla Borsa Valori di Milano, 78 milioni per il programma di rinnovo e potenziamento del retail, con l’apertura di 33 nuovi negozi, e 61 milioni per la creazione di Borgo 21, per un ulteriore sviluppo della prima linea a marchio Giorgio Armani, insieme all’apertura del nuovo quartier generale di via Bergognone e del nuovo Armani Teatro disegnato da Tadao Ando.
Ma il 2001 è stato un anno particolare anche per i ricavi consolidati del gruppo. A dispetto di una congiuntura internazionale sfavorevole il gruppo Armani ha archiviato il 2001 con una crescita del 23% rispetto all’esercizio precedente. I ricavi consolidati hanno raggiunto i 1.270 milioni di euro rispetto ai 1.034 del 2000. Una dinamica di crescita che porta il gruppo di via Borgonuovo a registrare una crescita media del 18% nel corso degli ultimi tre esercizi.