E' la caccia grossa ai top manager la nuova moda del fashion business internazionale. L'ultimo e clamoroso caso nel valzer delle poltrone d'oro è quello di Fendi, la prestigiosa maison romana passata gradualmente sotto il controllo del colosso francese Louis Vuitton Moet Hennessy (Lvmh). Alla sua guida è stato appena nominato infatti Giancarlo Di Risio, 46 anni, tra gli artefici dell'ascensione nel firmamento del sistema moda internazionale della It holding, che ha deciso di abbandonare a sorpresa alla fine della scorsa estate. La poltrona di amministratore delegato di Fendi passerà il prossimo mese a Di Risio dopo essere rimasta orfana di Patrizio Bertelli, padre-padrone di Prada holding che aveva costituito insieme alla Lvmh di Bernard Arnault una joint venture paritetica (denominata Lvp) al fine di rilevare alla fine del #99 il 51% della società della doppia F (lasciando il restante 49% alla famiglia fondatrice) per poi fare marcia indietro cedendo la sua quota di partecipazione al socio d'Oltralpe alla fine del 2001.
Per Lvmh la nomina di un manager italiano non è una novità. Anzi. Lo scorso mese di settembre, a due settimane dagli attacchi terroristici negli Stati Uniti, il leader mondiale del lusso ha nominato infatti il lombardo Antonio Belloni (47 anni e appassionato di basket) alla carica di direttore generale del gruppo.
#'In base agli ultimi segnali'', ha detto Laura Vannucchi, responsabile dell'ufficio head hunting di Pambianco, #'la macchina della moda sembra aver ricominciato a girare. Le aziende non pensano solo a difendersi dalla crisi, ma vogliono continuare a investire. E lo faranno puntando sia sui top manager sia sui designer, sempre più sensibili anche alle dinamiche di mercato''.
sintesi dell'articolo di Ferruccio Podda a cura di Pambianconews