Tod's triplica i profitti. La società quotata alla borsa di Milano che opera con i marchi Tod's, Hogan e Fay ha infatti chiuso il primo semestre con un utile netto consolidato di 15,7 mln di euro contro i 5,7 dello stesso periodo dell'esercizio 2000, con un incremento di oltre il 175% e un'incidenza sul fatturato passata dal 4,7 al 10,5%. In crescita anche i ricavi che hanno mostrato un aumento del 26,7%, salendo a quota 146,3 milioni di euro. Il risultato operativo lordo (ebitda) ha registrato un incremento del 38,5% toccando i 31,1 mln di euro, mentre il risultato operativo netto (ebit) ha raggiunto i 19,2 milioni con una crescita del 54,5% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Nel primi sei mesi del 2001 le calzature, che attualmente rappresentano il principale prodotto della holding, hanno registrato un giro d'affari di 116,1 milioni di euro con una crescita del 23,3%. Gli accessori in pelle come le borse sono saliti del 62,4% a quota 19,4 mln di euro, rappresentando il 13,3% del fatturato consolidato, rispetto al contributo del 10,4% nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Le vendite del gruppo sono cresciute in tutti i mercati, in particolar modo negli Usa, dove sono balzate del 75,9%, raggiungendo i 28,5 mln di euro.
L'esposizione nel mercato asiatico, che rappresenta una delle aree con maggior potenziale di crescita, rimane ancora limitata al 4,5% del fatturato.
A livello distributivo Tod's ha proseguito nella strategia di espansione dei punti vendita di proprietà. Alla fine del primo semestre la rete di negozi si componeva di 42 shop, mentre attualmente il dato è di 47 unità, di cui 14 in Italia, 19 in Europa, 12 in Nord America e 2 in Estremo oriente.
«Siamo attenti più che preoccupati». Così Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo, ha commentato a MFF la situazione che ha colpito tutti i mercati. «Tra circa 15-20 giorni la macchina mondiale riprenderà a funzionare. Gli andamenti di borsa in questi giorni sono slegati dai quelli che sono i fondamentali dei titoli. I nostri risultati sono eccellenti e le previsioni sono molto tranquille.
«Nella prima parte dell'anno», ha proseguito Della Valle, «abbiamo realizzato grossa parte del fatturato che ci eravamo prefissati per il mercato americano. Da questo punto di vista ci sentiamo tranquilli e immuni dal problema. Riteniamo che per ciò che abbiamo fatto e quello che dovremmo fare, riteniamo che gli Usa non saranno un problema». Vengono inoltre riconfermate tutte le aperture di negozi in programma. I futuri appuntamenti vedono 11 inaugurazioni in Europa, Italia compresa, 2 in America, 4 nel Far east e una a Beirut entro la fine dell'anno. Sulle perdite subito dal titolo che in due giorni era sceso al di sotto del prezzo di collocamento, Diego Della Valle ritiene che le quotazioni risaliranno.