Focus: 2017 – I trend chiave dello shopping tax free in Europa

Premier Tax Free, azienda leader nei servizi di tax free shopping, delinea i trend più recenti del settore, registrando una continua crescita del business. Il turismo improntato allo shopping tax free coinvolge infatti un numero sempre maggiore di viaggiatori internazionali e rappresenta un’ottima opportunità per il mercato europeo, specialmente nel segmento del lusso.

 

Italia in testa nelle vendite tax free
Sulla base dell’analisi dei dati svolta da Premier Tax Free relativi al mese di settembre 2017, l’Italia continua ad essere al primo posto tra i principali paesi europei per lo shopping tax free, con una crescita nelle vendite del 20% nell’ultimo mese e del 24% su base annua, consolidando ulteriormente la propria posizione come destinazione prescelta per il 2017 dagli acquirenti internazionali.

Le prime tre nazionalità degli shopper tax free che hanno viaggiato di recente in Italia sono costituite da cinesi, americani e russi e rappresentano complessivamente quasi la metà delle vendite totali tax free nel mese di settembre, con una crescita tra il 26 e il 28% rispetto all’anno scorso (settembre 2017 vs settembre 2016)

Sia Milano che Roma hanno registrato un aumento nelle vendite del 16%, mentre a Firenze l’incremento è stato del 33%. Anche se queste tre città rappresentano quasi il 70% di tutte le vendite tax free in Italia, la diversità e la varietà delle destinazioni ha fatto si che il resto del Paese vedesse aumentare le vendite del 33%, con guadagni a tre cifre per Capri, Forte dei Marmi e Portofino.

Secondo le previsioni di ForwardKeys riguardanti i flussi di viaggiatori in entrata nel nostro paese per il trimestre finale del 2017, gli arrivi cresceranno del 10,2% e le prime tre nazionalità porteranno guadagni a doppia cifra. Premier Tax Free stima di conseguenza che le vendite tax free in Italia chiuderanno l’anno con una crescita compresa tra il 25 e il 27%.

Altre tendenze chiave per lo shopping tax free in Europa

La ripresa delle nazioni BRIC continua nonostante le condizioni di mercato incerte

I movimenti e le fluttuazioni del tasso di cambio, l’impatto degli attacchi terroristici, gli eventi geo-politici all’interno e all’esterno dell’Europa, le preoccupazioni legate al turismo e l’anniversario del referendum Brexit hanno contribuito a creare condizioni di mercato incerte negli ultimi mesi.

Nonostante queste sfide, gli acquisti degli shopper internazionali provenienti dalle nazioni BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) hanno continuato a crescere, con un incremento del 13% nel settembre 2017 e del 22% su base annua, permettendo la realizzazione di guadagni a due cifre.Nel mese di settembre è stato registrato un aumento del 17% negli arrivi dalla Russia e dall’India, con conseguente crescita delle vendite dell’11% e del 20%. L’incremento del 12% nel numero dei turisti brasiliani ha dato luogo invece ad un corrispettivo nelle vendite del +27%.Inoltre, l’aumento del 5% nel numero di persone provenienti dalla Cina ha generato una crescita proporzionale del 13% nelle vendite a questi ultimi. Le prospettive per gli arrivi dalla Cina continuano a sembrare positive per il resto del 2017 e l’imminente inizio del “2018 anno del turismo UE-Cina” lascia pensare che il trend continui in questa direzione.

 

Le fluttuazioni valutarie forniscono prospettive incerte, ma le previsioni sul turismo rimangono positive

All’inizio del 2017, alcuni esperti avevano predetto che il tasso di cambio Euro – Dollaro (USD) avrebbe raggiunto la parità nel corso dell’anno.

Da allora, anche se il Dollaro inizialmente si è ripreso per poi crollare dopo l’elezione di Trump, i fallimenti nell’attuazione delle riforme fiscali proposte hanno portato ad una debolezza del valore del dollaro. Ciò, unito ad un’economia in forte espansione dell’Eurozona e all’assenza di potenziali sconvolgimenti politici a seguito delle elezioni nei Paesi Bassi e in Francia, ha visto rinnovarsi la fiducia nell’Euro.

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