La Fortezza da Basso di Firenze apre i cancelli dell’83esima edizione di Pitti Uomo, in programma fino all’11 gennaio all’insegna di un moderato, ma significativo, clima di fiducia per il 2013. Una debole spinta positiva che viene dai dati elaborati da Smi-Sistema Moda Italia che hanno evidenziato una leggera crescita del fatturato del segmento uomo nel 2012 pari all’1,9% che raggiunge quindi 8,6 miliardi di euro. Numeri certo ben lontani da quelli più frizzanti del 2011 quando l’incremento aveva raggiunto il 4,2% ma che comunque arginano le attese ben più negative con cui si era aperta la prima metà dell’anno. A sostenere il segno positivo ci sono sempre loro, le esportazioni, asse portante di tutto il sistema moda italiano. Nel corso dell’anno sono aumentate di un ulteriore 2,4% per un valore complessivo che sfiora i 5 miliardi di euro mentre le importazioni tornano in area negativa (-9,1%) e i consumi interni latitano (-4,7%). Tornano in gran forma gli Stati Uniti, al terzo posto nella classifica dei principali mercati di sbocco per il menswear italiano, che hanno aumentato del 21,4% la domanda di prodotti tricolori, ma si mette in luce anche il Giappone con un +20,7% e una quota del 4,6% sul totale. Anche l’Europa mantiene tutto sommato le posizioni con un -1,5% complessivo, ma con una piccola crescita dei mercati principali, ovvero Germania (+0,5%) e Regno Unito (+9,3%). “Siamo come sempre – ha dichiarato il presidente di Smi Michele Tronconi – di fronte al problema del bicchiere mezzo pieno: secondo le nostre stime, tutto il settore tessile abbigliamento a settembre ha raggiunto un saldo commerciale positivo per 6,4 miliardi di euro, un valore che si avvicina ai livelli pre crisi. Ma il motivo è che sono crollate le importazioni. Occorre segnalare che c’è una difficoltà di produzione e una mancanza di incentivi che bisogna colmare”. Proprio in occasione della cerimonia di apertura del salone è stato presentato un accordo tra Unicredit e Pitti immagine e Centro moda che si tradurrà nel progetto Fatto in Italia per finanziare la produzione italiana e sostenere l’export attraverso una serie di servizi.
Tornando all’edizione di Pitti Immagine Uomo appena inaugurata alla presenza del sindaco di Firenze Matteo Renzi, il salone ospiterà 1.062 marchi per l’uomo (con qualche defezione annunciata nelle settimane precedenti) e 70 collezioni donna a Pitti W e vedrà come ospiti speciali Ermanno Scervino con una speciale sfilata a Palazzo Vecchio e la maison Kenzo con i suoi stilisti Carol Lim e Humberto Leon il giorno successivo. Tra le novità, oltre al nuovo padiglione I Play che prende il posto di Sport & Sport, il rilancio di Allegri, il ritorno in Fortezza di Boglioli, il progetto Tuscan Wool di Roy Roger’s, il nuovo corso di Conte of Florence e il lancio della nuova collezione Gabriele Pasini, prodotta e realizzata in partnership con Lardini. Domani poi sarà la volta della sfilata di Andrea Pompilio alla Stazione Leopolda, mentre sempre domani Erk Bjerkesjoe, designer svedese, vincitore dell’edizione 2012 di Who is on next? Uomo, presenterà la collezione uomo con una performance negli spazi di Villa Favard.